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Lo scorso Natale i nostri amici americani di Foursight® ci hanno fatto gradito dono della loro ultima fatica letteraria: Dorte Nielsen e Sarah Thurber hanno appena pubblicato “The secret of the highly creative thinker”. Il libro ci ha subito entusiasmato e abbiamo deciso di condividerne con voi qualche parte.

Quando il vento cambia, qualcuno costruisce muri, altri costruiscono mulini (proverbio cinese)

The secret of the highly creative thinkerIn un periodo di grandi cambiamenti il nostro istinto naturale ci porterebbe a trincerarci e a costruire muri che ci proteggano. La creatività è invece ciò che ci aiuta a costruire mulini a vento, a trasformare una difficoltà in opportunità: è il tipo di pensiero che ci aiuta ad avventurarci in territori sconosciuti, a generare opzioni e trovare nuove soluzioni per la vita professionale e privata, per le relazioni sociali. Nel mondo del lavoro la creatività è la benzina dell’innovazione: non c’è innovazione senza creatività.

Recentemente IBM ha lanciato la più ambiziosa survey mai realizzata, coinvolgendo più di 1500 CEO di 33 paesi diversi. Tutte le persone intervistate sono state concordi nell’affermare che la loro maggiore preoccupazione è gestire la crescente velocità dei cambiamenti. È qualcosa che certo non sorprende; ciò che invece fa riflettere è che la competenza di leadership individuata come maggiormente importante sia proprio la creatività. La creatività è secondo loro la migliore speranza per adattarci al cambiamento, per essere in grado di costruire mulini e non muri.

Ovviamente ci si riferisce alle competenze di problem-solving creativo, al tipo di pensiero che ci consente di mantenere la mente aperta, di vedere i gap, di seguire l’onda, di ribaltare i presupposti, di cogliere le opportunità strategiche, mettere in connessione le idee e di immaginare un futuro che sia tanto trascinante che gli altri seguano la nostra visione.

Oggi il pensiero creativo è diventato una necessità in ogni professione. Un nuovo studio dell’Università di Oxford ha previsto che l’informatica andrà progressivamente a sostituire ogni tipo di professionalità che non richieda un “tocco personale”: ciò significa che anche solo per poter pensare di conservare un posto di lavoro ognuno di noi dovrà poter contare sulla propria intelligenza creativa, sulla capacità di pensare in modo flessibile e di trovare soluzioni al di fuori delle procedure operative standardizzate.

Nike Waffle TrainerColtiviamo allora la nostra intelligenza creativa, la capacità di far emergere cose e idee nuove dal quotidiano. A questo proposito nel libro si racconta un aneddoto, che forse qualcuno già conosce, sulla nascita delle scarpe Nike.

Una mattina d’estate dei primi anni ’70 Bill e Barbara Bowerman erano seduti al tavolo della colazione con un piatto di waffles. Bill, coach del team di atletica dell’Università dell’Oregon, stava rimuginando sul fatto che i suoi corridori non avevano scarpe adatte ad assicurare la giusta aderenza sul nuovo fondo artificiale della pista d’atletica. Cercava una scarpa più leggera e veloce, senza tacchetti, ma che potesse comunque aderire bene al fondo. In quel momento Barbara mise con l’apposito ferro un waffle caldo davanti a Bill, che guardandolo ebbe l’idea, la connessione: il motivo a griglia del waffle era perfetto per la suola di una scarpa da corsa. Afferrò il ferro da waffle e corse in laboratorio. Entro la fine della giornata aveva costruito il prototipo della scarpa che gli valse il suo primo brevetto e fama internazionale imperitura: la Nike Waffle Trainer!

La storia è un ottimo esempio di come nascono le idee creative. Bill Bowerman si è scervellato per settimane sul suo problema e poi la soluzione è arrivata inaspettatamente al tavolo della colazione. In quel momento il concetto di waffle e il concetto di scarpa da running si sono fusi nella sua mente per portare a qualcosa di completamente nuovo, a cui nessuno aveva mai pensato.

Con questo libro Dorte e Sarah si sono poste l’obiettivo di aiutarci a far decollare la nostra capacità di innovare e di pensare in modo creativo. Il libro comprende quindi una panoramica delle teorie neuroscientifiche alla base della ricerca sulle connessioni e a seguire una raccolta di esercizi per allenare le nostre capacità.