marchio VisionMind

Quando ho letto la presentazione di questo libro ho pensato che si trattasse di una bellissima utopia e che la teoria avesse poche probabilità di essere applicata.

An Everyone Culture: Becoming a Deliberately Developmental OrganizationSono rimasta dunque doppiamente stupita quando, leggendo il libro ho invece trovato casi concreti di applicazione in diverse aziende americane e numerosi strumenti pratici: davvero un modello totalmente nuovo per liberare il potenziale della propria azienda, come si dice nella presentazione.

Lo studio parte dall’assunto che in ogni azienda quasi tutti occupino parte del tempo lavorativo nel cercare di coprire i propri punti deboli, di apparire al meglio e di rafforzare l’impressione che gli altri hanno di loro. Questo è probabilmente il più grande spreco di risorse in azienda: né l’azienda né ciascun individuo sono in grado di realizzare il proprio potenziale.

Cosa succederebbe invece se un’azienda creasse un clima e una cultura aziendale in cui tutti – e non solo gli “alti potenziali” o i “talenti” – possano superare le proprie resistenze al cambiamento e utilizzare i propri errori e punti vulnerabili come opportunità per la crescita personale e aziendale?

Gli autori, Robert Kegan e Lisa Lahey, docenti all’Università di Harvard, hanno individuato e studiato aziende che sono riuscite a realizzare quello che ci potrebbe sembrare l’ambiente ideale: le Deliberately Developmental Organizations. L’idea di partenza di questo tipo di organizzazione è che l’azienda prosperi quando sia profondamente allineata con il desiderio di crescita delle persone che vi lavorano. Questo significa superare il concetto di HR development come una serie di programmi per alti potenziali, di performance review, di programmi di coaching... Significa modellare una cultura organizzativa in cui il supporto allo sviluppo del singolo individuo sia intessuto nella trama quotidiana della vita lavorativa: si tratta di immaginare un’organizzazione che diventi essa stessa un incubatore di potenziali, un ambiente in cui sia tollerato e addirittura incentivato il mostrare pubblicamente i propri punti deboli in modo che i colleghi possano essere di supporto e che tutti siano uniti nel raggiungere gli obiettivi aziendali.

Il libro presenta tre aziende, il modo in cui hanno sviluppato questo approccio innovativo e soprattutto gli strumenti concreti che stanno utilizzando e i risultati che hanno ottenuto.

Incuriosisce anche voi, vero?